Giorno del Ricordo 2024: un convegno sui massacri delle foibe

Testimonianze della comunità giuliano-dalmata Rho, 30 gennaio 2024 Si sono chiusi sabato 27 gennaio 2024 gli eventi organizzati dall’Ufficio cerimoniale in occasione del Giorno della Memoria. La mostra ideata dagli studenti della scuola De...
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30 Januar 2024

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2 min

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Testimonianze della comunità giuliano-dalmata

Rho, 30 gennaio 2024

Si sono chiusi sabato 27 gennaio 2024 gli eventi organizzati dall’Ufficio cerimoniale in occasione del Giorno della Memoria. La mostra ideata dagli studenti della scuola De Andrè, terza G e terza E, con la docente Nicoletta Sala, dedicata al tema “ Non era e non è giusto non fare niente – La deportazione delle donne e la violenza sulle donne” rimarrà aperta fino a venerdì 2 febbraio negli orari di apertura del municipio, da lunedì a venerdì ore 9.00 – 12.30, martedì e giovedì ore 16.00 – 18.00.

Si avvicina intanto il Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo di istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre. Sabato 10 febbraio alle ore 11, in via Federico Borromeo, alla Collina del parco Nord Fiera, si terrà la tradizionale cerimonia di commemorazione alla presenza del Sindaco Andrea Orlandi e del vicesindaco Maria Rita Vergani con la posa di una corona al Monumento alle vittime delle foibe.

Lunedì 19 febbraio alle ore 21, all’Auditorium di via Meda 20, si terrà un convegno dal titolo “Giorno del Ricordo e frontiera adriatica” organizzato dall’Ufficio cerimoniale, Eventi e Relazioni istituzionali del Comune di Rho con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Interverrà il professor Raoul Pupo, senior scientist di Storia contemporanea e Storia della Venezia Giulia dell'Università di Trieste, tra i maggiori conoscitori dell'esodo giuliano-dalmata e dei massacri delle foibe. Sono poi previste le testimonianze di famiglie giuliano dalmate che vivono a Rho da molti anni.

“ Fare memoria significa cercare di conoscere il passato, per capire gli eventi e non dimenticare
– commenta il Vicesindaco Maria Rita Vergani - Secondo lo storico Raoul Pupo le vittime in Venezia Giulia, nel Quarnaro e nella Dalmazia furono tra le 3.000 e le 5.000. Altre fonti fanno salire questo numero fino a 11.000. Un eccidio che non possiamo non ricordare. Ogni oppressione che impedisce la libera espressione di una identità va condannato con forza. Il nostro sforzo si concentra sull’offrire alla cittadinanza occasioni per riflettere, grazie alla presenza di studiosi di alto livello in grado di offrire una corretta comunicazione”.

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Letzte Änderung: 08.02.2024 12:51:11

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