Beschreibung
Auditorium Padre Reina - via Meda 20
Martedì 6 febbraio ore 17 e ore 21
Mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio ore 21
Mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio ore 21
Ognuno insegue la sua chimera, senza mai riuscire ad afferrarla. Per alcuni è il sogno del guadagno facile, per altri la ricerca di un amore ideale… Di ritorno in una piccola città sul mar Tirreno, Arthur ritrova la sua sciagurata banda di tombaroli, ladri di corredi etruschi e di meraviglie archeologiche. Arthur ha un dono che mette al servizio della banda: sente il vuoto. Il vuoto della terra nella quale si trovano le vestigia di un mondo passato. Lo stesso vuoto che ha lasciato in lui il ricordo del suo amore perduto, Beniamina. In un viaggio avventuroso tra vivi e morti, tra boschi e città, tra feste e solitudini, si svolgono i destini intrecciati di questi personaggi, tutti alla ricerca della Chimera.
«Nel luogo in cui sono cresciuta capitava spesso di ascoltare storie di segreti ritrovamenti, di scavi clandestini e di avventure misteriose. Bastava restare in un bar la sera tardi, o fermarsi in una fraschetta di campagna per sentire di quel tale che col trattore aveva scoperchiato una tomba villanoviana, o dell’altro che scavando di notte vicino alla necropoli aveva rinvenuto una collana d’oro così lunga da poter circondare una casa, e dell’altro ancora che era divenuto ricco, in Svizzera, vendendo un vaso etrusco che aveva trovato nell’orto. Storie di scheletri e fantasmi, di fughe e di oscurità. […] Questa vicinanza tra il sacro e il profano, tra la morte e la vita, che ha caratterizzato tutti gli anni della mia crescita mi ha sempre affascinato ed ha dato una misura al mio sguardo. Per questo ho deciso di fare finalmente un film che racconti questa trama stratificata, questo rapporto tra due mondi, probabilmente l’ultimo tassello di un trittico su un territorio che si interroga su una domanda centrale: che cosa fare del passato?» (Alice Rohrwacher)
«Un cinema che ricerca una nuova tessitura plastica nell’ibridazione, nella sensualità delle immagini disparate, che mette insieme gli opposti mantenendo le differenze, espressione di un’umanità ideale composta da persone di diverse etnie, culture, lingue, eppure felice nelle differenze, consapevole che siamo tutti stranieri e cittadini. Per farlo il film unisce frammenti esili e lontani, restituisce bellezza e grandezza al sacro, alle vestigia, minori o maggiori che siano. La cineasta trasmette un grande messaggio di elevazione spirituale senza alcuna pomposità.» (Francesco Boille, Internazionale)
«Nel luogo in cui sono cresciuta capitava spesso di ascoltare storie di segreti ritrovamenti, di scavi clandestini e di avventure misteriose. Bastava restare in un bar la sera tardi, o fermarsi in una fraschetta di campagna per sentire di quel tale che col trattore aveva scoperchiato una tomba villanoviana, o dell’altro che scavando di notte vicino alla necropoli aveva rinvenuto una collana d’oro così lunga da poter circondare una casa, e dell’altro ancora che era divenuto ricco, in Svizzera, vendendo un vaso etrusco che aveva trovato nell’orto. Storie di scheletri e fantasmi, di fughe e di oscurità. […] Questa vicinanza tra il sacro e il profano, tra la morte e la vita, che ha caratterizzato tutti gli anni della mia crescita mi ha sempre affascinato ed ha dato una misura al mio sguardo. Per questo ho deciso di fare finalmente un film che racconti questa trama stratificata, questo rapporto tra due mondi, probabilmente l’ultimo tassello di un trittico su un territorio che si interroga su una domanda centrale: che cosa fare del passato?» (Alice Rohrwacher)
«Un cinema che ricerca una nuova tessitura plastica nell’ibridazione, nella sensualità delle immagini disparate, che mette insieme gli opposti mantenendo le differenze, espressione di un’umanità ideale composta da persone di diverse etnie, culture, lingue, eppure felice nelle differenze, consapevole che siamo tutti stranieri e cittadini. Per farlo il film unisce frammenti esili e lontani, restituisce bellezza e grandezza al sacro, alle vestigia, minori o maggiori che siano. La cineasta trasmette un grande messaggio di elevazione spirituale senza alcuna pomposità.» (Francesco Boille, Internazionale)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Öffnet in neuem Tab)
Costo
A pagamento
abbonamenti a 25€ (10 film) - biglietti 6€ interi - 4€ ridotti (under26 e over65)
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Name | Beschreibung |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Website | http://www.cinemarho.it (Öffnet in neuem Tab) |
Telefon | 02.953.39.774 |
Mobiltelefon | 347.45.12.456 (anche informazioni per le scuole) |
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Letzte Änderung: 19.12.2023 10:55:17