Descrizione
Il Comune di Rho aderisce alla Giornata Internazionale “Cities for Life”, Città per la vita – Città contro la pena di morte, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. La Giornata si celebra il 30 novembre, anniversario della prima abolizione della pena di morte in uno stato europeo, l’allora Granducato di Toscana, avvenuta nel 1786.
Lunedì 30 novembre, dalle ore 18.30 alle ore 20.00 , la ex Casa del Fascio, ora sede della Guardia di Finanza di Rho, in Via Martiri della Libertà, sarà illuminata con il logo di Cities for Life, a testimonianza dell’impegno del Comune di Rho contro la pena di morte.
A causa delle misure anti Covid, non sarà possibile svolgere la tradizionale commemorazione alla presenza delle autorità politiche, dell’ANPI, nonché coinvolgere gli studenti delle due scuole Olivetti secondaria di 2° grado, e Manzoni secondaria di 1° grado, superiori prospicienti invitati a partecipare all’iniziativa.
Durante il ventennio fascista, questo edificio fu la “Casa del Fascio” e lì furono compiuti atroci misfatti, furono torturati e percossi a sangue non solo alcuni partigiani, ma anche persone solamente sospettate di idee fasciste. In particolare, nell’ottobre del 1944, furono rinchiusi, dopo la cattura, cinque giovani partigiani (Alfonso Chiminello, Cesare Belloni, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca), che vennero atrocemente torturati dagli scherani in camicia nera. Lì, nella “Casa del Fascio”, fu anche decretata la condanna a morte di quei giovani partigiani che – trasportati la sera del 13 ottobre 1944 a Robecchetto con Induno – furono fucilati appena scesi dal camion e i loro corpi gettati nel Naviglio Grande. Soltanto Cesare Belloni riuscì miracolosamente a salvarsi. L’unica colpa di quei giovani fu quella di anelare a un mondo in cui regnassero pace, libertà e giustizia sociale. In loro onore, la strada in cui insisteva la “Casa del Fascio” ha preso il nome di Via Martiri della Libertà.
Sulla parete esterna dell’ex Casa del Fascio che si affaccia su via dei Martiri sono apposte due lapidi in ricordo di altri due partigiani che, in occasione diverse, lì furono colpiti a morte dalle camicie nere: Giovanni Annoni e Rodolfo Canegrati.
Il Comune di Rho è stato iscritto nella mappa internazionale delle “Città per la Vita” – Città contro la Pena di Morte”
Lunedì 30 novembre, dalle ore 18.30 alle ore 20.00 , la ex Casa del Fascio, ora sede della Guardia di Finanza di Rho, in Via Martiri della Libertà, sarà illuminata con il logo di Cities for Life, a testimonianza dell’impegno del Comune di Rho contro la pena di morte.
A causa delle misure anti Covid, non sarà possibile svolgere la tradizionale commemorazione alla presenza delle autorità politiche, dell’ANPI, nonché coinvolgere gli studenti delle due scuole Olivetti secondaria di 2° grado, e Manzoni secondaria di 1° grado, superiori prospicienti invitati a partecipare all’iniziativa.
Durante il ventennio fascista, questo edificio fu la “Casa del Fascio” e lì furono compiuti atroci misfatti, furono torturati e percossi a sangue non solo alcuni partigiani, ma anche persone solamente sospettate di idee fasciste. In particolare, nell’ottobre del 1944, furono rinchiusi, dopo la cattura, cinque giovani partigiani (Alfonso Chiminello, Cesare Belloni, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca), che vennero atrocemente torturati dagli scherani in camicia nera. Lì, nella “Casa del Fascio”, fu anche decretata la condanna a morte di quei giovani partigiani che – trasportati la sera del 13 ottobre 1944 a Robecchetto con Induno – furono fucilati appena scesi dal camion e i loro corpi gettati nel Naviglio Grande. Soltanto Cesare Belloni riuscì miracolosamente a salvarsi. L’unica colpa di quei giovani fu quella di anelare a un mondo in cui regnassero pace, libertà e giustizia sociale. In loro onore, la strada in cui insisteva la “Casa del Fascio” ha preso il nome di Via Martiri della Libertà.
Sulla parete esterna dell’ex Casa del Fascio che si affaccia su via dei Martiri sono apposte due lapidi in ricordo di altri due partigiani che, in occasione diverse, lì furono colpiti a morte dalle camicie nere: Giovanni Annoni e Rodolfo Canegrati.
Il Comune di Rho è stato iscritto nella mappa internazionale delle “Città per la Vita” – Città contro la Pena di Morte”
Foto riferite alla Cerimonia del 2019
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Last edit: 02/12/2020 09:26:12