Description
Auditorium Padre Reina, via Filippo Meda 20
Sabato 23 dicembre 16:40 ▪︎ 20:40
Domenica 24 dicembre 16:40 ▪︎ 20:40 ▪︎ RHO ▪︎︎ CIN&CITTÀ
Lunedì 25 dicembre 21:00
Martedì 26 dicembre 16:40 ▪︎ 21:00
Mercoledì 27 dicembre 15:00 ▪︎ 18:40
Giovedì 28 dicembre 16:40 ▪︎ 20:40
Domenica 24 dicembre 16:40 ▪︎ 20:40 ▪︎ RHO ▪︎︎ CIN&CITTÀ
Lunedì 25 dicembre 21:00
Martedì 26 dicembre 16:40 ▪︎ 21:00
Mercoledì 27 dicembre 15:00 ▪︎ 18:40
Giovedì 28 dicembre 16:40 ▪︎ 20:40
Un film di Francesco Amato
All’ottavo film da protagonisti, Ficarra e Picone puntano sempre più alto e questa volta guardano direttamente al paradiso! Ma nemmeno lassù sembrano passarsela troppo bene: ecco il presupposto per una nuova commedia scatenata, conferma dell’alchimia perfetta del duo siciliano.
Aristide è un angelo adibito all’ufficio smistamento preghiere che sogna un trasferimento nel coro dell’Altissimo. Durante un’assemblea del consesso dei cherubini si vota se eliminare l’umanità con un diluvio universale definitivo per punirla della sua scelleratezza, o mandare sulla terra un nuovo messia come ultima possibilità prima dell’estinzione. La spunta la seconda opzione, e qualcuno dovrà scendere ad ingravidare una donna con il nuovo figlio di Dio. Aristide si dà volontario, sperando che quella sia la sua occasione di ottenere in premio l’ambita promozione al coro angelico: una volta atterrato, dovrà posare la mano sul ventre di una prescelta, e il gioco sarà fatto. Ma per una serie di equivoci finirà invece per toccare il ventre di Nicola, un vicepreside in rotta con la moglie, che si ritroverà incinto del messia. E per poter tornare in Paradiso Aristide dovrà trovare il modo di riparare il guaio commesso.
«Il film è molto ambizioso. Non è stato facile scrivere una storia che ha dei presupposti di fantasia, una vicenda che ruota attorno a un evento che non è mai accaduto (e che verosimilmente non accadrà), come l’ingravidamento di un uomo. Ci muovevamo in un territorio poco esplorato. E dovevamo trovare una chiave per entrarci, che non fosse quella di un’avventura fantascientifica che mal si combinava con la nostra sensibilità. Per raccontare la storia del primo uomo incinto, e dell’angelo che maldestramente lo ha fecondato, abbiamo scelto la strada sentimentale, dove l’evento della gravidanza è uno strumento che da conto dei movimenti intimi, emotivi, dei personaggi. Una strada interiore, dove sono i sentimenti – quello di Nicola per Giovanna, e quello di Aristide per Luisa – a guidare la storia e il tono del racconto.» (Francesco Amato)
«Il duo dei protagonisti conosce bene i tempi comici e i meccanismi della commedia degli equivoci, e presta la sua bonomia ad una storia che rispecchia i nostri tempi confusi: e dunque fa la scelta intelligente di non offrire soluzioni ma punti di vista, senza chiudere fino in fondo nessuna linea narrativa, né riannodare tutti i fili. (…) Santocielo non sposta l’asse della cultura cinematografica italiana o i confini della commedia nostrana, ma si propone con garbo e gentilezza; non offre soluzioni facili (e cinematograficamente prevedibili) ma piccole consolazioni adatte per quelle feste in cui, in teoria, dovremmo essere tutti meno incattiviti contro il mondo.» (Paola Casella, Mymovies.it)
«Il film è molto ambizioso. Non è stato facile scrivere una storia che ha dei presupposti di fantasia, una vicenda che ruota attorno a un evento che non è mai accaduto (e che verosimilmente non accadrà), come l’ingravidamento di un uomo. Ci muovevamo in un territorio poco esplorato. E dovevamo trovare una chiave per entrarci, che non fosse quella di un’avventura fantascientifica che mal si combinava con la nostra sensibilità. Per raccontare la storia del primo uomo incinto, e dell’angelo che maldestramente lo ha fecondato, abbiamo scelto la strada sentimentale, dove l’evento della gravidanza è uno strumento che da conto dei movimenti intimi, emotivi, dei personaggi. Una strada interiore, dove sono i sentimenti – quello di Nicola per Giovanna, e quello di Aristide per Luisa – a guidare la storia e il tono del racconto.» (Francesco Amato)
«Il duo dei protagonisti conosce bene i tempi comici e i meccanismi della commedia degli equivoci, e presta la sua bonomia ad una storia che rispecchia i nostri tempi confusi: e dunque fa la scelta intelligente di non offrire soluzioni ma punti di vista, senza chiudere fino in fondo nessuna linea narrativa, né riannodare tutti i fili. (…) Santocielo non sposta l’asse della cultura cinematografica italiana o i confini della commedia nostrana, ma si propone con garbo e gentilezza; non offre soluzioni facili (e cinematograficamente prevedibili) ma piccole consolazioni adatte per quelle feste in cui, in teoria, dovremmo essere tutti meno incattiviti contro il mondo.» (Paola Casella, Mymovies.it)
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Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Opens in new tab)
Costo
A pagamento
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
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rho@barzandhippo.com | |
Website | http://www.cinemarho.it (Opens in new tab) |
Phone | 02.953.39.774 |
Mobile | 347.45.12.456 |
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Last edit: 15/12/2023 11:27:38