Posa della prima pietra del nuovo teatro civico Roberto de Silva

Mercoledì 20 marzo la cerimonia nell’area tra corso Europa e via Dante a Rho Rho, 20 marzo 2019 Posa della prima pietra del nuovo teatro civico Roberto de Silva di Rho alle porte di Milano: un momento simbolico che segna una svolta nella...
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20 mars 2019

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8 min

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Mercoledì 20 marzo la cerimonia nell’area tra corso Europa e via Dante a Rho

Rho, 20 marzo 2019

Posa della prima pietra del nuovo teatro civico Roberto de Silva di Rho alle porte di Milano: un momento simbolico che segna una svolta nella storia della città e del futuro dell’ex area industriale Diana de Silva.

La cerimonia ha avuto luogo mercoledì 20 marzo: in Comune, nella Sala del Consiglio, è stato presentato il progetto di riqualificazione dell’area compresa tra le vie Dante, Castelli Fiorenza e corso Europa, dove sta sorgendo il teatro, con i saluti del sindaco di Rho, Pietro Romano, l’intervento dell’architetto Laura Ferrario e la toccante dedica del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Rho. Presenza straordinaria di Andrée Ruth Shammah, presidente del Teatro Franco Parenti di Milano e figura di spicco del mondo culturale e teatrale italiano, che con la sua sensibilità e professionalità ha evidenziato le peculiarità del progetto teatrale e la sua multifunzionalità.

Presenti assessori e consiglieri del Comune di Rho, rappresentanti della proprietà Bracco Real Estate e dell’ATI (Associazione temporanea di imprese) a cui sono stati affidati i lavori, composta da C.M.B., Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, e Gianni Benvenuto S.p.A. oltre alle autorità civili, militari e religiose.
L’evento si è poi spostato nell’area del cantiere in corso Europa per la vera e propria posa della prima pietra: il sindaco, Pietro Romano, ha riempito un plinto con del cemento fresco dove ha posato la pergamena a nome della città di Rho, che è stata posta nel plinto insieme alla chiave consegnata dai rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze. Particolarmente emozionante è stato lo spostamento del plinto attraverso la gru di cantiere nello scavo delle fondamenta del teatro.

La pergamena, a firma del sindaco e della dott.ssa Diana Bracco, recita:
“Oggi mettiamo un importante tassello nella realizzazione di un sogno, quello di una “scatola magica” dove i nostri concittadini possano incontrarsi, meravigliarsi e condividere progetti. Dedichiamo questa iniziativa ai giovani, il nostro futuro, a cui auguriamo di avere sempre il coraggio di sognare e di diventare i veri protagonisti del nuovo teatro”

Contemporaneamente nella vicina scuola primaria Marconi di via San Giorgio, poco distante dal cantiere, si è svolto un simpatico spettacolo rivolto ai bambini organizzato dal Teatro dell’Armadillo sul tema del teatro e di don Giulio Rusconi, figura carismatica anche in ambito culturale per la città di Rho. Una delegazione di bambini ha poi assistito alla cerimonia.

Ha detto il sindaco, Pietro Romano: “La posa della prima pietra è un momento importante per tutta la città, che da anni aspetta di vedere rinascere dalle ceneri di quest’area dismessa qualcosa di nuovo e di bello. Oggi, grazie alla collaborazione della Bracco Real Estate e in particolare della dott.ssa Diana Bracco, che ha creduto in quest’opera, siamo qui a siglare l’inizio di una nuova fase. Non nascondo l’emozione, che provo a vivere questo momento storico, insieme a coloro che credono e hanno creduto nel progetto: il teatro civico Roberto de Silva è un centro della cultura, che vogliamo diventi il cuore della nostra città. La costruzione del teatro è un sogno che sta diventando realtà. Si tratta di una scelta coraggiosa, basata sulla fiducia verso il futuro e verso le prossimi generazioni di rhodensi, che ci auguriamo sappiano apprezzarla e valorizzarla. L’ambizione è che il nuovo teatro si affermi come punto di riferimento culturale di tutta l’area metropolitana e non solo”.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione del cantiere e di chi lavora alla costruzione del teatro fatta dal prevosto don Gianluigi Frova.

Poco più di due anni il tempo previsto per la realizzazione dell’opera: la consegna del cantiere è avvenuta il 1° febbraio 2019 e da allora è partito il count down di 780 giorni. L’obiettivo è di costruire, in questo periodo di tempo, non solo il teatro, ma anche la consapevolezza nella cittadinanza dell’importante opera che si sta realizzando. Per questo sono previsti eventi e momenti informativi e di coinvolgimento per la cittadinanza, come ha spiegato il sindaco Romano: “Questa area ha rivestito nell’ultimo secolo un ruolo fondamentale per Rho: molte famiglie hanno avuto parenti o amici, che hanno lavorato nelle aziende qui insediate e in qualche modo tutti hanno legato la storia della propria vita con quella dell’area. Vorremmo ricostruire i tasselli di questa storia, grazie anche ai contributi che i cittadini stanno già dando e continueranno a darci aprendo i cassetti della memoria per trovare ricordi e fotografie. Nelle prossime settimane saranno posizionati sulla recinzione di cantiere pannelli informativi sul passato e il futuro dell’area. Sono inoltre previsti totem e visite guidate: questa è un’opera per la città ed è giusto che ora i cittadini siano informati sul suo andamento e conoscano anche le vicissitudini dell’area e dei suoi protagonisti, oltre alla vivace storia delle persone che negli anni hanno fatto teatro a Rho”.

Il teatro rientra in un più ampio progetto di riqualificazione dell’area compresa tra le vie Castelli Fiorenza, Dante e corso Europa, che prevede la presenza di un mix funzionale per un totale di 13.500 metri quadrati. Progetto e costruzione del teatro sono realizzati a cura di Bracco Real Estate, soggetto attuatore del Programma Integrato d’Intervento (PII), mentre il Comune ha nominato un collaudatore in corso d’opera.

Il teatro è costruito a scomputo totale dei proventi relativi agli oneri di urbanizzazione e delle monetizzazioni, e vede Bracco Real Estate impegnata economicamente, tra demolizioni, progettazione e costo di costruzione, ben oltre l’importo degli oneri stessi.
L’opera pubblica è tra le pochissime in Italia ad essere realizzata prima dell’intervento privato

La storia dell’area

Il futuro teatro ridisegna lo spazio urbano compreso tra le vie Castelli Fiorenza e Dante, uno spazio che da oltre un secolo riveste un ruolo importante per la città di Rho. L’ex area industriale dai primi del ‘900 fino agli anni ’90 ha ospitato industrie tessili e cosmetiche importanti (Chatillon, La Castellana, Diana de Silva), ritagliandosi un ruolo centrale nella vita del territorio e nella storia delle famiglie rhodensi. Ora quest’area rinasce a nuova vita con un progetto di riqualificazione che prevede, oltre al teatro, la costruzione di immobili residenziali.

Nell’area, su cui nascerà il teatro civico, era presente già dagli anni ’20 la fabbrica tessile Chatillon: il contesto era quello di un piccolo borgo che iniziava a crescere grazie all’insediamento di realtà industriali. Il tram, che passava proprio in prossimità dell’area interessata dall’intervento, collegava Rho con Milano attraversando campi coltivati.
Nel secondo dopo guerra, Rho accoglie sempre più persone da tutta Italia in cerca di una vita con più prospettive e opportunità di lavoro. Le manifatture tessili offrono lavoro a moltissime donne: tra queste spiccano Chatillon e La Castellana.

In seguito l’area ospitò la Diana de Silva Cosmétiques Spa: nata nel 1975 a Milano sotto la guida dal marito di Diana Bracco, Roberto De Silva, imprenditore illuminato con una grandissima passione per l’arte, la Diana de Silva Cosmétiques è stata tra le più importanti aziende italiane nel settore cosmetico e della profumeria, con marchi come Hanorah, Breeze e con la concessione in licenza di impareggiabili fragranze firmate da notissimi stilisti come Gianfranco Ferrè, nel 1983, seguito da Chiara Boni, Byblos, Pancaldi, Ettore Bugatti, Raffaella Curiel. Tutti prodotti di altissima qualità, realizzati nei laboratori di ricerca chimica e biologica e nei reparti di produzione e di confezionamento dell’edificio di Rho ora demolito per far posto al Teatro.

Dopo la cessione alla Cosmoprod della de Silva Cosmétiques, avvenuta nel 2005 a causa di una sempre più insostenibile concorrenza internazionale, i proprietari dell’area, la società Bracco Real Estate, si sono resi disponibili al grande progetto di rigenerazione urbana presentato oggi.

Un progetto per il futuro.

Con la giunta guidata da Pietro Romano, si delinea il futuro della zona: il 19 dicembre 2014, infatti, si firma la Convenzione Attuativa tra Comune di Rho e Bracco Real Estate per l’attuazione del Programma Integrato d’Intervento dell’area che prevede un mix funzionale (residenziale – commerciale – ricettivo – terziario) per complessivi 13.500 metri quadrati di superficie lorda di pavimento e la realizzazione del Teatro Roberto de Silva quale opera pubblica.

Al Programma Integrato di Intervento è allegato il progetto preliminare del teatro, redatto congiuntamente da Arassociati – arch. Marco Brandolisio e arch. Massimo Scheurer, da architetto Andrea Gola, da Studio Banfi Pezzetta – arch. Laura Ferrario - con il coordinamento tecnico di studio Banfi-Pezzetta srl – Marco Pezzetta (estensore del progetto del PII).
Tra giugno 2015 e Novembre 2016 è elaborato il progetto definitivo del Teatro, approvato dall’Amministrazione Comunale a gennaio 2017.

Il team di progettisti redattori del progetto preliminare, viene affiancato da PlannING Ingegneria e Pianificazione s.r.l. (Ing. Marco Masi. Ing. Domenico Andreacchi, Ing. Stefano Neri) coadiuvata da Ing. Filippo Borrini e p.i. Luciano Grulla per le progettazioni specialistiche nonché da Biobyte (dott. Enrico Moretti e ing. Maria Cairoli) società specializzata nell’acustica e scenotecnica. L’analisi geologica è stata seguita da dott. Carlo Cerutti. Il gruppo di progettisti è coordinato da Ing. Ivan Margaglione, Project manager di Galotti SPA cui si affianca la figura dell’Alta Sorveglianza nella persona del Professor Emilio Pizzi – EPTA Emilio Pizzi Team Architect

Con la presentazione del progetto esecutivo nel febbraio 2017, a cura dei medesimo team di progettisti, si concl

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