Description
Un film di Baz Luhrmann
Sabato 30 e domenica 31 luglio 21.30
nel cortile della scuola materna in via Filippo Meda n 24 ingresso dal cortile dell'Auditorium
in caso di maltempo proiezione all' Auditorium di via Meda
Sabato 30 e domenica 31 luglio 21.30
nel cortile della scuola materna in via Filippo Meda n 24 ingresso dal cortile dell'Auditorium
in caso di maltempo proiezione all' Auditorium di via Meda
Nascita, crescita, apoteosi e inizio di declino di Elvis Aaron Presley, il mito di più generazioni, vengono raccontati e riletti dal punto di vista del suo manager di tutta una vita: il Colonnello Tom Parker. È lui che accompagna, con voce narrante e presenza in scena, la dirompente ascesa di un’icona assoluta della musica e del costume mentre si impegna, apertamente ma anche in segretezza, per condizionarne la vita con il fine di salvaguardare la propria.
«Come già successo per Parigi in Moulin Rouge! o per New York in The Get Down, sono arrivato da esterno e le ho vissute. Quando ho fatto Il Grande Gatsby ho cercato di vivere come Fitzgerald. È un processo lungo, per questo faccio così pochi film. Vivendo a Memphis cercando di svelare il mistero Elvis ho scoperto che la musica black non è una cosa incidentale, ma è assolutamente la tela su cui è stata tessuta la sua storia. Se togli la musica black dalla storia di Elvis Presley non c’è storia. Ha vissuto quella cultura: a volte era l’unica faccia bianca nei locali di Memphis, ha intrecciato la sua storia con il nascente movimento per i diritti dei neri ed è diventato pericoloso. Al Colonnello questa cosa non piaceva per niente. Alla fine il viaggio di Elvis è scoprire chi è: e la sua essenza è nella musica gospel. E la musica gospel è spirituale. Elvis era una persona molto spirituale.» (Baz Luhrmann)
«Il ritratto è completo e onesto, veicolato da Luhrmann con la freschezza di un regista esordiente e la mano ferma del regista navigato che è, attraverso ogni mezzo visivo e tecnico, dalla fumettistica allo yo-yo temporale, dalla voce narrante pseudo-fuorviante del Colonnello alle inquadrature sottosopra fino al frequente uso di split screen multiplo per sintetizzare le multiforme della creatura musicale e cinematografica Elvis Presley. Una creatura restituita come era, esaltante ed infelice, amata e sola, esplosiva e precocemente corrosa, da un grande film biografico musicale che trascina le Elvis people e con buona probabilità anche le altre.» (Luca Zanovello, masedomani.com)
«Come già successo per Parigi in Moulin Rouge! o per New York in The Get Down, sono arrivato da esterno e le ho vissute. Quando ho fatto Il Grande Gatsby ho cercato di vivere come Fitzgerald. È un processo lungo, per questo faccio così pochi film. Vivendo a Memphis cercando di svelare il mistero Elvis ho scoperto che la musica black non è una cosa incidentale, ma è assolutamente la tela su cui è stata tessuta la sua storia. Se togli la musica black dalla storia di Elvis Presley non c’è storia. Ha vissuto quella cultura: a volte era l’unica faccia bianca nei locali di Memphis, ha intrecciato la sua storia con il nascente movimento per i diritti dei neri ed è diventato pericoloso. Al Colonnello questa cosa non piaceva per niente. Alla fine il viaggio di Elvis è scoprire chi è: e la sua essenza è nella musica gospel. E la musica gospel è spirituale. Elvis era una persona molto spirituale.» (Baz Luhrmann)
«Il ritratto è completo e onesto, veicolato da Luhrmann con la freschezza di un regista esordiente e la mano ferma del regista navigato che è, attraverso ogni mezzo visivo e tecnico, dalla fumettistica allo yo-yo temporale, dalla voce narrante pseudo-fuorviante del Colonnello alle inquadrature sottosopra fino al frequente uso di split screen multiplo per sintetizzare le multiforme della creatura musicale e cinematografica Elvis Presley. Una creatura restituita come era, esaltante ed infelice, amata e sola, esplosiva e precocemente corrosa, da un grande film biografico musicale che trascina le Elvis people e con buona probabilità anche le altre.» (Luca Zanovello, masedomani.com)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 24, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 24, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'33,2''N 9°2'30,2''E
Indicazioni stradali (Ouvre dans un nouvel onglet)
Costo
Gratuito
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Prénom | Description |
---|---|
Courriel | rho@barzandhippo.com |
Téléphone | 02.953.39.774 |
Portable | 348 266 60 90 |
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Dèrniere modification: 28/07/2022 13:55:27