Presentato il Piano generale del traffico urbano: osservazioni possibili fino al 21 aprile

Ufficio Comunicazione
Data:

10 aprile 2025

Tempo di lettura:

7 min

Tipologia

Avviso

Descrizione

Da sinistra Mauro Barzizza, Luigi Fregoni e Paola Piacentini
Obiettivo è generare maggiore condivisione degli spazi stradali, ridurre la velocità, garantire sostenibilità

Rho, 10 aprile 2025

Il Piano generale del traffico urbano è stato presentato alla città la sera del 9 aprile 2025 a Villa Burba. Il Piano è stato adottato dalla Giunta Orlandi e ora è in corso il tempo delle osservazioni, che terminerà il prossimo 21 aprile. In seguito il Pgtu sarà discusso e votato in Consiglio comunale per giungere all’approvazione.

Il Sindaco Andrea Orlandi ha introdotto la serata facendo riferimento al traffico di attraversamento che penalizza i rhodensi, alle abitudini consolidate, ai grandi progetti di trasformazione che permettono di riqualificare spazi urbani importanti. Ha evidenziato come ogni processo produca un impatto e come lo sviluppo naturale della città risulti accelerato in questo periodo dai progetti di rigenerazione urbana in corso. Orlandi ha puntato l’attenzione sul numero di incidenti mortali verificatisi in città e sulla storicità di eventi che richiamano l’importanza della sicurezza da assicurare a chiunque percorra le strade.

L’assessora alla Mobilità, Valentina Giro, ha proposto una riflessione sul modello di città a cui questa Amministrazione vuole tendere. Tre gli spunti utilizzati: la condivisione dello spazio della strada, che non deve essere dominio di uno contro gli altri, ma luogo in cui ciascuno possa avere proprio spazio e possibilità di muoversi nel modo più efficiente; la moderazione della velocità, visti i benefici delle Zone 30 in tante città a tutela di salute, sicurezza e vivibilità (anche a Mazzo, dopo la petizione dei cittadini e il percorso di partecipazione, sono partiti progetti di miglioramento in parte realizzati in parte in fase di finalizzazione); sostenibilità dal punto di vista ambientale. Tutto questo significa ripensare gli spazi urbani, promuovere la mobilità attiva per garantire salute e per inquinare meno, trasformando gli spazi come avverrà ad esempio in via Tevere, strada su cui si affacciano tre edifici scolastici e su cui nasceranno attraversamenti protetti, aree gioco e aree per sostare, rendendo la via luogo di comunità e non solo di passaggio.

L’assessora Giro ha chiarito come il PGTU sia un documento tecnico che rivela una visione di città che va più piano, che si muove in sicurezza che dà più spazio ai più fragili, ai bambini, agli anziani. Non tutte le proposte troveranno realizzazione in 2-3 anni, ma un passo alla volta si potranno realizzare. L’immagine suggestiva utilizzata come città ideale è quella dell’affresco di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo pubblico di Siena, 1338-1339: una città reale piena di vita, con una bottega aperta, l’insegnante che fa lezione, gente che passeggia, traffici di persone e merci, concordia e armonia, una città che riesce a mettere al centro il benessere delle persone.

La giornalista Paola Piacentini ha illustrato alcuni dati relativi alla sicurezza parlando delle sfide della mobilità urbana: “Il 73 per cento degli incidenti avviene su strade urbane. In Europa si contano circa 300mila morti prematuri a causa dell’inquinamento: il 71 per cento dei capoluoghi italiani supera di gran lunga i limiti sotto i quali si dovrebbe scendere entro il 2030. Occorre, perciò, ridurre la visione autocentrica e favorire la mobilità attiva di chi si muove a piedi e in bicicletta. In Italia abbiamo 67 auto ogni cento persone, il 95 per cento di esse sono ferme su spazi pubblici che sono bene comune. Di fatto in città, su una distanza di 5 chilometri, si arriva prima in bicicletta, cosa che evita le ore di tempo perso nel traffico”.

Piacentini ha anche illustrato gli esiti della Zona 30 di Bologna: zero morti, meno 31 % di incidenti gravi, tempi medi di viaggio aumentati in media di un solo minuto.

Il dirigente Luigi Fregoni ha illustrato l’iter del PGTU: “E’ un obbligo per i Comuni sopra i 30mila abitanti, per migliorare la sicurezza e ridurre l’inquinamento. E’ difficile attuare tutto, gli interventi si testano e si adattano alla città che evolve. Il piano vigente è stato approvato nel 2013, da allora il quadro di insieme di Rho è cambiato. Il nuovo piano è stato adottato dalla Giunta e deve essere approvato dal Consiglio comunale dopo osservazioni e controdeduzioni”.

L’ingegner Mauro Barzizza, del centro studi PIM che ha proposto le soluzioni indicate nel piano, ha illustrato quanto previsto dal PGTU: “Il documento è diviso in quattro parti: quadro sovracomunale, la fase analitica con la valutazione di tutte le componenti, le criticità, la fase propositiva. Abbiamo chiesto ai cittadini di scrivere problemi e desiderata e abbiamo utilizzato le loro indicazioni: laddove non fosse possibile trovare una soluzione coerente con le richieste, si è pensato a qualcosa che soddisfacesse i bisogni espressi. Alcuni interventi sono di immediata attuazione, per altri ci vorrà tempo: ogni intervento è un tassello di un grande puzzle. La città va ripensata con marciapiedi più ampi e corsie ciclabili perché i cittadini possano scegliere se andare a piedi, in bici o in auto. I sensi unici aiutano a gestire meglio i flussi di traffico e le intersezioni, oltre a recuperare spazi per la sosta o per spazi pedonali e ciclabili. Importante valorizzare gli ambiti delle frazioni e i rispettivi centri. Possono nascere isole ambientali e Zone 30, occorre disincentivare il traffico di attraversamento, proteggere le aree residenziali, favorire l’accesso a funzioni e attività. Sugli assi portanti va ridotto il calibro stradale a 3.50 metri, quanto serve per il TPL. Collocando stalli di sosta un po’ a destra e un po’ a sinistra, le auto non potranno correre. Il Piano fornisce diverse indicazioni per riqualificare le strade da muro a muro secondo le esigenze dei quartieri”.

Queste alcune indicazioni:

CORSO EUROPA
è una arteria che spinge i veicoli ad aumentare la velocità per poi fermarsi ai semafori e formare code “a plotone”, cosa che rende i pedoni poco sicuri. Grazie all’occasione del BICIPLAN Cambio di Città metropolitana, verrà riconsiderata in tutta la sua lunghezza. Al posto di alcuni semafori sono suggerite rotatorie, per favorire il flusso dei veicoli e ridurre gli incidenti, oltre a piattaforme rialzate per moderare la velocità. Sono previsti più attraversamenti protetti e meno svolte a sinistra, più spartitraffico e isole che aiutano a rallentare la velocità.
ZTL IN CENTRO V
iene confermata, mettendo il pedone al primo posto grazie a pannelli informativi adeguati. Le auto dei residenti dovranno procedere a passo d’uomo.
VIA MEDA
Non sarà più accessibile da via De Amicis, come già annunciato relativamente alla Fase 4 della riqualificazione di piazza Visconti.
VIA DONIZETTI
a senso unico, per creare una pista ciclabile e regolamentare con una rotatoria il triangolo su cui si affacciano diverse strade.
ANELLI CIRCOLATORI ORARI
nasceranno per spingere le auto alle svolte a destra, meno pericolose nell’ambito dei diversi rioni.
TERRAZZANO
Ci sono vie strette senza marciapiede in centro, sono previste tre ipotesi alternative che riguardano la via Trieste. I sensi unici potrebbero agevolare sosta e pedoni.
MAZZO
si propone la realizzazione di rotatorie su via Morandi e de Gasperi per ridurre il traffico di attraversamento e convogliare sull’anello esterno i flussi di traffico, creando un anello di circolazione fluido e sicuro.
VIA MANARA
a Lucernate, si prevede un nuovo innesto sulla via Magenta anche per mettere in protezione l’ambito scolastico.
VIA CASATI
a Passirana: è indicato il senso unico al posto del doppio senso. Su questo è intervenuta l’assessore Giro, spiegando che il PGTU propone l'istituzione del senso unico a partire da valutazioni tecniche: il calibro della strada è troppo stretto per ospitare due sensi di marcia e marciapiedi. Il senso unico darebbe la possibilità di una riqualificazione complessiva della via per creare passaggi ciclopedonali o parcheggi aggiuntivi. I cittadini hanno la possibilità di esprimersi su questa proposta, come previsto dall'iter di approvazione del piano: possono chiedere una modifica, motivando la richiesta, e il Consiglio Comunale dovrà decidere se accoglierla.
Anche se l’ipotesi senso unico venisse confermata dal Consiglio comunale, la sua effettiva attuazione sarà oggetto di approfondimenti e valutazioni ulteriori insieme agli abitanti del quartiere, così da arrivare a una progettazione condivisa, come già fatto lo scorso anno per Mazzo. In questo processo sarà fondamentale tenere conto delle esigenze della comunità. L’assessora ha ribadito di capire e condividere le preoccupazioni dei commercianti, che lavorano e resistono a poca distanza da uno dei centri commerciali più grandi d'Europa. Il piano fa proposte tecniche ma non definisce soluzioni progettuali di dettaglio, che devono essere in seguito elaborate in base alle risorse realmente disponibili per realizzare gli interventi. Tra le tante proposte inserite nel piano, la priorità andrà a quegli interventi collegati ai progetti già in corso, come gli aggiustamenti della viabilità collegati alla nuova piazza Visconti o alla sistemazione di via Marconi con la pista ciclabile realizzata da città Metropolitana. Ogni preoccupazione è legittima ed è giusto in questa fase presentare proposte di modifica al piano, come previsto dal percorso partecipativo.
STATALE 33 DEL SEMPIONE
Si lavora con ANAS, Città Metropolitana e Regione Lombardia a un progetto di riqualificazione all’innesto con via Ratti, vicino al liceo Majorana.

In tutta la città andrà riorganizzata la segnaletica e si adeguerà il Trasporto pubblico locale, senza spostare le fermate troppo lontano da quelle attuali. I residenti continuano a richiedere dossi in molti punti del territorio: questi e altri strumenti per rallentare la velocità saranno studiati di volta in volta.

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Ultimo aggiornamento pagina: 10/04/2025 16:46:36

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