Descrizione
In occasione del Primo Maggio, Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori, il Sindaco Andrea Orlandi si unisce agli auguri e agli auspici di tutti per diritti e giustizia. Queste le sue parole:
"Questo giorno ha un forte valore simbolico collegato ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. La sua ricorrenza ricorda il 1º maggio 1867, giorno in cui a Chicago, in Illinois, entrò in vigore la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere: allora fu il raggiungimento di un sogno.
Il riconoscimento dei diritti però non è terminato e oggi dopo due anni di covid, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e non ultimo la guerra in Ucraina, la situazione occupazionale sta dimostrando forti segnali di crisi e si deve ribadire con determinazione il diritto al lavoro per assicurare una vita dignitosa a noi e alle nostre famiglie.
Come Amministrazione stiamo facendo la nostra parte: abbiamo approvato il programma triennale del fabbisogno di personale che prevede ben 34 nuove assunzioni.
A fronte di diverse persone che nel 2022 termineranno di lavorare al Comune di Rho per pensionamento, con le nuove assunzioni si passerà ad un totale di 269 dipendenti.
Siamo presenti in AFOL Metropolitana, l’azienda speciale consortile partecipata dalla Città Metropolitana di Milano e da 71 Comuni, compreso Rho. Il suo obiettivo è di garantire servizi in tema di formazione professionale, orientamento e lavoro, costruiti sulle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio.
Oltre al lavoro è necessario puntare sulla sicurezza del lavoro. Come il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda: è “.. un dovere della società che vengano rispettate ed applicate le norme sulla sicurezza”. Il lavoro è lo strumento per vivere e non per morire.
Inoltre i dati evidenziano in modo sconcertante l’impatto sproporzionato della crisi sull’occupazione femminile: le donne continuano a pagare maggiormente nelle situazioni di crisi.
Ci sono però anche segnali confortanti che dimostrano passi in avanti sostanziali: il nostro paese ha fatto da apripista e, già ad ottobre 2021 è stato inserito e approvato il Testo unico sulle pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo, a firma Chiara Gribaudo (Pd), con assenso unanime da parte delle varie forze politiche. L’obiettivo ambizioso è di ridurre il cosiddetto “gender pay gap” (la distinzione nella busta paga), di rimuovere le discriminazioni nell’accesso al mercato del lavoro e alle opportunità di crescita professionale per le donne.
Il riconoscimento dei diritti però non è terminato e oggi dopo due anni di covid, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e non ultimo la guerra in Ucraina, la situazione occupazionale sta dimostrando forti segnali di crisi e si deve ribadire con determinazione il diritto al lavoro per assicurare una vita dignitosa a noi e alle nostre famiglie.
Come Amministrazione stiamo facendo la nostra parte: abbiamo approvato il programma triennale del fabbisogno di personale che prevede ben 34 nuove assunzioni.
A fronte di diverse persone che nel 2022 termineranno di lavorare al Comune di Rho per pensionamento, con le nuove assunzioni si passerà ad un totale di 269 dipendenti.
Siamo presenti in AFOL Metropolitana, l’azienda speciale consortile partecipata dalla Città Metropolitana di Milano e da 71 Comuni, compreso Rho. Il suo obiettivo è di garantire servizi in tema di formazione professionale, orientamento e lavoro, costruiti sulle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio.
Oltre al lavoro è necessario puntare sulla sicurezza del lavoro. Come il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda: è “.. un dovere della società che vengano rispettate ed applicate le norme sulla sicurezza”. Il lavoro è lo strumento per vivere e non per morire.
Inoltre i dati evidenziano in modo sconcertante l’impatto sproporzionato della crisi sull’occupazione femminile: le donne continuano a pagare maggiormente nelle situazioni di crisi.
Ci sono però anche segnali confortanti che dimostrano passi in avanti sostanziali: il nostro paese ha fatto da apripista e, già ad ottobre 2021 è stato inserito e approvato il Testo unico sulle pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo, a firma Chiara Gribaudo (Pd), con assenso unanime da parte delle varie forze politiche. L’obiettivo ambizioso è di ridurre il cosiddetto “gender pay gap” (la distinzione nella busta paga), di rimuovere le discriminazioni nell’accesso al mercato del lavoro e alle opportunità di crescita professionale per le donne.
Per farlo scatta l’obbligo per le aziende (sia pubbliche che private) che impiegano più di 50 dipendenti di redigere un rapporto periodico (biennale) sulla situazione del personale, oltre all’istituzione, da gennaio 2022, della cosiddetta “certificazione della parità di genere”, dedicata alle imprese che promuovono la parità salariale, la tutela della maternità e la parità di mansioni. Per le aziende che a fine anno avranno ottenuto questa sorta di “bollino” di merito è previsto uno sgravio contributivo che arriva fino a 50 mila euro all’anno.
Successivamente ad aprile 2022 è arrivata anche l’approvazione del mandato negoziale del Parlamento Europeo per avviare i negoziati con i governi UE sulla direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni per combattere la disparità salariale.
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Ultimo aggiornamento pagina: 28/04/2022 11:29:50