Altri focolai di Takahashia japonica: si sperimenta un nuovo metodo per impedirne la diffusione

L’insetto infestante ha raggiunto quasi tutte le piante di via Grandi e altri punti del territorio. Si punta a ridurlo con “predatori” naturali Rho, 23 maggio 2024 Sono stati individuati a Rho nuovi focolai di Takahashia japonica, insetto di...
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23 mai 2024

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L’insetto infestante ha raggiunto quasi tutte le piante di via Grandi e altri punti del territorio. Si punta a ridurlo con “predatori” naturali

Rho, 23 maggio 2024


Sono stati individuati a Rho nuovi focolai di Takahashia japonica, insetto di origine orientale, appartenente alla famiglia delle Coccidae, che da qualche anno risulta presente nei nostri territori ed è capace di attaccare molte specie vegetali formando una serie di anelli che avvolgono rami e foglie.

In aprile il Comune di Rho aveva chiesto a una ditta specializzata interventi immediati su due focolai presenti in via Cadorna e in via Leopardi, per eseguire la rimozione meccanica e la distruzione dei rami ricoperti dagli insetti.
Ora l’Ufficio Ecologia sta affrontando con metodi innovativi alcuni nuovi focolai mentre la sua presenza viene segnalata dall’apposito ufficio di Regione Lombardia lungo tutta la via Achille Grandi (nella zona della stazione metropolitana e ferroviaria Rho Fiera).

In particolare l’insetto aggredisce Morus alba, Morus nigra e Liquidambar styraciflua oltre a Bagolaro, Carpino bianco e Aceri. Uno studio condotto dal LEAA (laboratorio di entomologia applicata Agroblu) e da Verdeblu Srl in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano si propone di utilizzare predatori antagonisti delle Coccidae. Questo permette di non utilizzare prodotti chimici aggressivi, preservando la biodiversità e la salute umana. Evita tagli sull’intera pianta e capitozzature non necessarie.
I predatori si nutrono selettivamente della cocciniglia, riducendone la popolazione in modo naturale. La loro azione favorisce l'equilibrio ecologico e riduce la necessità di interventi futuri.
La durata dello studio sarà di cinque mesi, in cui verranno effettuati due lanci per ogni pianta secondo i dati raccolti in fase di monitoraggio.
Le piante trattate con predatori antagonisti verranno rese visibili da cartelli appositi. Dal momento che i trattamenti non sono pericolosi per l’uomo o per gli animali in generale, non sono previste particolari attenzioni. I lanci sono previsti la mattina all’alba quindi senza nessun disturbo alla popolazione.

Gli stessi tecnici stanno agendo a Pogliano Milanese, a Vanzago dove a essere interessata è l’area dell’Oasi WWF, Bareggio e Pregnana Milanese.

La Takahashia japonica, o cocciniglia dai filamenti cotonosi, è una cocciniglia di origine asiatica, descritta per la prima volta su alberi di gelso in Giappone e diffusa anche in Cina, Corea del Sud e India. In Europa è stata segnalata per la prima volta nel 2017, in un parco comunale di Cerro Maggiore su rami di Liquidambar styraciflua, e oggi è presente in molti comuni in provincia di Milano, Varese, Monza Brianza, Bergamo.

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Ultimo aggiornamento pagina: 23.05.2024 11:23:22

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