Descrizione
Lunedì 13 novembre ore 21
Auditorium Padre Reina, via Meda 20
Un film di Giorgio Verdelli
Serata speciale, in sala Paolo Ronchetti e la sua chitarra
Avvalendosi di uno straordinario materiale di repertorio, spesso inedito, e a prestigiose testimonianze di amici e colleghi, Giorgio Verdelli porta sul grande schermo un ritratto straordinario di un artista dalla spiccata sensibilità, artistica e umana che si è tradotta negli anni in una costante invenzione linguistica e musicale che gli ha permesso di muoversi con maestria tra canzone d’autore e cabaret, rock’n’roll e jazz, teatro e cinema. Grazie a un sapiente uso del montaggio, è lo stesso Jannacci il narratore del film. I momenti topici, le collaborazioni con l’amico Giorgio Gaber, con Dario Fo, l’incontro con Cochi & Renato, ma anche le avventure sui palchi, teatri, cantine e quella vocazione di medico che forse gli sarebbe piaciuto seguire di più, vengono raccontate in prima persona, recuperando le sue parole da un’intervista finora inedita, rilasciata nel 2005 allo stesso Giorgio Verdelli.
«L’artista Jannacci era inscindibile dall’uomo e questo film non è una biografia, ma un’esplorazione del suo mondo insieme ai suoi amici e i suoi “allievi”.» (Giorgio Verdelli)
«Sono molti i personaggi che si avvicendano nel documentario di Verdelli, tutti legati al cantautore e entusiasti di poter raccontare aneddoti su un personaggio, che in qualche maniera può aver segnato la loro esistenza personale e artistica: Giorgio Gaber, Dario Fo, Roberto Vecchioni, Dori Ghezzi. Fondamentale tra i protagonisti del documentario è anche il figlio Paolo, il quale ha dichiara che il film: «è la testimonianza di un momento importante, papà ne sarebbe fiero. Direbbe ‘ma io non merito di stare qui con tutti voi’. È l’insegnamento dell’umiltà, che noi artisti dovremmo tutti avere” […] ”È un film che spero che diventi caro per tutti quelli che lo vedranno e che potranno conoscere, scoprire o riscoprire sfaccettature di papà che si erano perse». Le scene scelte per il documentario possono essere riassunte come un vero e proprio manifesto del massimo splendore del gruppo di artisti milanese tra gli anni 60’ e 80’: quelle del Derby Club aperto dallo zio di Diego Abbatantuono nel 1959, le meravigliose puntate delle trasmissioni Rai, o gli esilaranti concerti/spettacoli di Jannacci con Celentano, Gaber o Tenco. (…) Jannacci è contagioso con la sua vena sarcastica, la sua voce a tratti bassa e insidiosa, il suo sorriso, le sue frasi geniali, le improvvisazioni più naturali e calzanti. Jannacci è vita allo stato puro, è un passato splendente del nostro panorama artistico musicale e non solo. Jannacci è ancora la guida, il leader scanzonato di un passato glorioso.» (Monia Manzo, close-up.info)
«L’artista Jannacci era inscindibile dall’uomo e questo film non è una biografia, ma un’esplorazione del suo mondo insieme ai suoi amici e i suoi “allievi”.» (Giorgio Verdelli)
«Sono molti i personaggi che si avvicendano nel documentario di Verdelli, tutti legati al cantautore e entusiasti di poter raccontare aneddoti su un personaggio, che in qualche maniera può aver segnato la loro esistenza personale e artistica: Giorgio Gaber, Dario Fo, Roberto Vecchioni, Dori Ghezzi. Fondamentale tra i protagonisti del documentario è anche il figlio Paolo, il quale ha dichiara che il film: «è la testimonianza di un momento importante, papà ne sarebbe fiero. Direbbe ‘ma io non merito di stare qui con tutti voi’. È l’insegnamento dell’umiltà, che noi artisti dovremmo tutti avere” […] ”È un film che spero che diventi caro per tutti quelli che lo vedranno e che potranno conoscere, scoprire o riscoprire sfaccettature di papà che si erano perse». Le scene scelte per il documentario possono essere riassunte come un vero e proprio manifesto del massimo splendore del gruppo di artisti milanese tra gli anni 60’ e 80’: quelle del Derby Club aperto dallo zio di Diego Abbatantuono nel 1959, le meravigliose puntate delle trasmissioni Rai, o gli esilaranti concerti/spettacoli di Jannacci con Celentano, Gaber o Tenco. (…) Jannacci è contagioso con la sua vena sarcastica, la sua voce a tratti bassa e insidiosa, il suo sorriso, le sue frasi geniali, le improvvisazioni più naturali e calzanti. Jannacci è vita allo stato puro, è un passato splendente del nostro panorama artistico musicale e non solo. Jannacci è ancora la guida, il leader scanzonato di un passato glorioso.» (Monia Manzo, close-up.info)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
A pagamento
Anteprima Cin&Città (10 film) € 25,00
per l’abbonamento è necessario scegliere il turno al momento dell’acquisto
tra martedì pomeriggio o martedì sera, mercoledì sera o giovedì sera
biglietti 6€ intero, 4€ ridotto (under26 e over65)
per le proiezioni extra e ragazzi con la tessera 5€
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Sito web | http://www.cinemarho.it (Apre il link in una nuova scheda) |
Telefono | 02.953.39.774 |
Cellulare | 347.45.12.456 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 27.10.2023 09:20:33